S. Ronchey, Profilo di storia della storiografia su Bisanzio da Tillemont alle Annales, in G. Arnaldi e G. Cavallo (a cura di), Europa medievale e mondo bizantino, (Tavola rotonda del XVIII Congresso del CISH – Montréal, 29 agosto 1995), Roma, Istituto Storico Italiano per il Medioevo, 1997, pp. 283-304
Il contributo offre una rassegna della storiografia su Bisanzio dal XVII secolo alla fine del XX secolo.
L'interesse per la Seconda Roma procede di pari passo con la storia dell'idea di stato e tende ad associarsi a un’attualizzazione delle forme politiche bizantine, che assume a volte i connotati di un vero e proprio transfert. Da questo punto di vista, nonostante i notevoli precedenti nell’erudizione protestante di Wolf e Melantone, l’inizio della storia della storiografia su Bisanzio deve collocarsi nella Francia di Luigi XIV, con Tillemont, Du Cange e l'avvio della prima opera di classificazione ed edizione delle fonti storiografiche bizantine (il «Corpus del Louvre») sotto il patrocinio di Colbert. Scarso, a quest'altezza cronologica, è l'interesse inglese, con l'unica parziale eccezione di Richard Bentley. L'illuminismo francese, cui pure si devono i primi impulsi di superamento dell’ottica eurocentrica e cristianocentrica nella considerazione del medioevo, ebbe una visione negativa della storia di Bisanzio (Montesquieu, Voltaire), considerata come «la descrizione di un continuo precipitare», che si ritrova nelle opere tardo settecentesche di Gibbon e Le Beau. Fino a tutto il Settecento (secolo in cui il maggior contributo allo studio della storia bizantina fu quello, filologico, del Fabricius) la storia dell'impero bizantino fu giudicata peraltro indissolubile da quella dell'impero romano. Nella seconda metà dell'Ottocento la crisi balcanica, l'estetismo e l'esotismo contribuirono al risveglio dell'interesse per Bisanzio. In Francia l’attrattiva estetica e letteraria delle opere di Rambaud e, soprattutto, di Schlumberger e di Diehl favorirono l'ingresso di una imagerie bizantina nella cultura del decadentismo, determinando la popolarità della materia anche presso il pubblico non specializzato. Se l’ascesa della Germania subito dopo il Congresso di Vienna coincide con la nascita del Corpus Bonnense, l’evoluzione e le aspirazioni della monarchia prussiana vanno di pari passo, in età positivistica, con il riconoscimento dell'autonomia degli studi sulla storia di Bisanzio da quelli sulla Roma dei Cesari, e determinano infine la nascita della bizantinistica come scienza ‘positiva’ e moderna disciplina universitaria. La fine del XIX e l'inizio del XX secolo vedono inoltre fiorire la bizantinistica balcanica, greca e soprattutto russa, nel suo duplice orientamento populista slavofilo ed economico-sociale (Leont’ev, Vasil’evskij, Uspenskij). Proprio gli apporti della scuola economico-sociale russa e poi sovietica, saldandosi a quelli della scuola francese delle Annales, hanno generato la linea vincente della storiografia novecentesca su Bisanzio: quella che ha visto i suoi principali esponenti in Dagron e in Kazhdan, quando, negli anni Ottanta e Novanta, i rispettivi ruoli presso il Centre de Recherches d’Histoire et Civilisation de Byzance di Parigi e presso il Dumbarton Oaks Institute of Byzantine Studies di Washington segnano per le due istituzioni scientifiche il periodo di massimo fervore nel campo della ricerca storica.
RECENSIONI
F. Tinnefeld in Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters 1999 (55), pp. 290-292
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Keywords
- Storia degli studi
- Storia della fortuna
- Storia della storiografia
- Monarchia francese
- Corpus del Louvre
- Louis-Sébastien Le Nain de Tillemont
- Charles Du Cange
- Richard Bentley
- Hieronymus Wolf
- Filippo Melantone
- Voltaire
- Montesquieu
- Edward Gibbon
- Charles Le Beau
- Johann Albert Fabricius
- Alfred Rambaud
- Gustave-Léon Schlumberger
- Charles Diehl
- Monarchia prussiana
- Corpus bonnense
- Karl Krumbacher
- Eduard Schwartz
- Constantinos Paparrigopoulos / Konstantinos Paparrhigopoulos
- Spyridon Lampros
- Constantinos Sathas / Konstantinos Sathas
- Bizantinismo russo
- Bizantinistica russa
- Scuola economico-sociale sovietica
- Konstantin Leont’ev
- Fëdor Uspenskij
- Vasilij Grigor’evič Vasil’evskij
- Konstantin Nikolaevič Uspenskij
- Scuola delle Annales
- Gilbert Dagron
- Alexander Petrovich Kazhdan / Aleksandr Petrovič Každan
- Centre de Recherches d’Histoire et Civilisation de Byzance
- Dumbarton Oaks Institute of Byzantine Studies