S. Ronchey, Introduzione, in S. Ronchey (a cura di), La decadenza, Palermo, Sellerio, 2002, pp. 10-17
“Scegliere istintivamente ciò che è nocivo, lasciarsi sedurre da motivazioni non finalizzate: ecco la definizione di decadenza” (Nietzsche, Crepuscolo degli idoli. Dall’introduzione di Silvia Ronchey).
“I languori della Decadenza o, come il bel titolo di uno dei saggi del volume: ‘la voluttà di scendere’, sono il tema che unisce questa raccolta di saggi di storici, filosofi e filologi: Simone Beta, Ginevra Bompiani, Gioachino Chiarini, Daniela Fausti, Alessandro Fo, Mario Musumeci, Alberto Olivetti, Romano Romani, Silvia Ronchey. ?Di quel luogo dello spirito, di quell'umore o di quel periodo della storia culturale che chiamiamo decadenza (la definizione dipende dal punto di vista) gli autori cercano di riconoscere e delineare le manifestazioni caratteristiche, colte in momenti ed episodi sparsi nel tempo e osservati da prospettive disciplinari diverse: dall'antica Roma che cade in mano ai barbari alla moderna Europa decadente che vi si specchia, dall'Atlandide di Platone alla Comfortable Thébaïde di Des Esseintes, da Agostino a Benjamin, da Bisanzio a un film degli anni venti del Novecento.??’In realtà’, scrive la curatrice Silvia Ronchey nell'introduzione al volume, ‘questo libro, che nasce da un seminario all'Università di Siena ideato per celebrare laicamente il trapasso al Nuovo Millennio, tratta, più che della decadenza, dell'antidecadenza. Di quali forme il decadere abbia preso, di come al decadere si sia resistito’”.? (Dalla quarta di copertina)