Ipazia - La vera storia
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Tra la fine del IV secolo e gli inizi del V secolo d.C. ad Alessandria d’Egitto fiorisce una scuola filosofica che intende riportare il neoplatonismo alla purezza delle sue origini, contro le deviazioni magiche e teurgiche di Giambico e della sua scuola. Tra i maggiori rappresentanti di questo indirizzo vi è una donna sommamente bella e raffinata, colta e virtuosa, che si mantiene casta e coltiva con assiduità l’amore per la sapienza. Il suo nome è Ipazia, ed è figlia dell’insigne matematico Teone. Ella gode di largo prestigio presso gli ambienti culturali e politici del tempo in virtù della sua straordinaria saggezza e della disinvoltura con cui si addentra per le strade della città per portare l’insegnamento della dottrina filosofica tra la gente. Fino a quando la sua eminenza culturale e la condizione femminile divengono un ostacolo fastidioso per le frange estremiste e intolleranti del cristianesimo egiziano. Alessandria rappresenta in quegli anni la più imponente e prestigiosa metropoli cristiana d’oriente e il vescovo Cirillo è intento a portare a termine la violenta opera di colonizzazione religiosa avviata dal suo predecessore Teofilo.
Silvia Ronchey docente di Filologia classica e Civiltà bizantina presso l’Università di Siena, giornalista e scrittrice, ricostruisce in questo suo nuovo testo la vera storia di Ipazia, martire del pensiero che fu uccisa, tra orrendi supplizi, nel V secolo d.C. dall’intollerante fanatismo cristiano istigato dal vescovo Cirillo. Denso di informazioni, aneddoti e dettagli ricavati da un approfondito sforzo di ricerche condotte sulle testimonianze di antichi cronisti, il volume ha il pregio indiscutibile di fare giustizia di una vulgata storiografica troppe volte piegata a esigenze di carattere strumentale. Nonché di bizzarre trasposizioni letterarie che hanno di volta in volta rievocato l’immagine di un personaggio più vicino all’umore degli autori che non alla realtà storica. Articolato in una sequenza di capitoli brevi ma incisivi e corredato da un nutritissimo apparato bibliografico di oltre cento pagine, il libro ci restituisce con un approccio chiaro e rigoroso il profilo di una donna vera, ma non meno appassionante di quella leggendaria. Ne testimonia il valore intellettuale e l’impegno coraggioso entro l’orizzonte di un pensiero improntato all’amore per la conoscenza. Ma anche la sua tragica incompatibilità con il nuovo quadro religioso del tempo.