A.P. Kazhdan - S. Ronchey, L’aristocrazia bizantina, Palermo, Sellerio, 1999 (nuova edizione riveduta e aggiornata, con postfazione di L. Canfora)
L'aristocrazia bizantina, indagine storica, filologica, diplomatica e sigillografica che Kazhdan e Ronchey hanno condotto insieme per dieci anni, si basa sull'analisi completa delle fonti letterarie, ma anche sull’immane vaglio statistico delle carriere delle quattrocento più importanti famiglie dell'impero tra il Mille e il Milleduecento, già condotto da Kazhdan nel suo periodo sovietico, qui riveduto, riorganizzato e concettualmente sviluppato. Il libro fornisce una rassegna sia delle testimonianze offerte dagli storici sull'idea bizantina di nobiltà (basata su una rilettura e reinterpretazione dei testi filologicamente rigorosa ed ermeneuticamente aggiornata), sia delle testimonianze materiali offerte dai documenti d'archivio e dai sigilli sullo statuto effettivo dell'aristocrazia a Bisanzio. Da questi dati il saggio trae, sviluppando e chiarendo precedenti intuizioni kazhdaniane, un’importante teoria sociologica sul “dinamismo verticale” delle élites nelle oligarchie aperte: se l'egualitarismo non è possibile, vi è una possibilità intermedia che risiede principalmente, a Bisanzio, nell'istruzione statalizzata, e fornisce alle nuove classi la possibilità di ascendere al vertice e agglomerarsi al centro, sia pur per breve tempo, garantendo così da un lato il ricambio dell’esecutivo politico-amministrativo e dall’altro la persistenza della forma statale. L'amplissimo materiale vagliato arriva a delineare un profilo nuovo e oggettivo della classe dominante del massimo impero mediterraneo nel suo periodo di maggiore potenza. Inoltre, la completezza documentaria rende il saggio un accurato repertorio prosopografico, utile per gli studiosi del medioevo occidentale e orientale.
La Nota sull'italianizzazione dei nomi di famiglia dei Bizantini Eminenti, premessa al testo (pp. 31-32), si studia non già di dirimere definitivamente la complessa questione, da tempo oggetto di disputa fra gli studiosi, ma di fornire criteri in base ai quali la resa onomastica sia, se non un modello normativo, almeno un esempio coerente. I princìpi proposti, elaborati con la collaborazione anzitutto di Albio Cassio, si offrono si offrono come criteri empirici, dettati da considerazioni grammaticali ma anche dal buon senso, e cercano di conciliare la correttezza morfologica, il rispetto delle abitudini della comunità scientifica e insieme l'esigenza di non complicare la lettura. (In quanto tali, i criteri enunciati nell'Aristocrazia saranno, dopo la sua pubblicazione, ufficialmente adottati per i testi bizantini della Fondazione Lorenzo Valla.)
RECENSIONI
J.-C. Cheynet in “Rivista storica italiana”, 2001 (113), pp. 413-440
N. Zorzi in “Ateneo Veneto” 1997, pp. 295-306
E. Kislinger in “Byzantinische Zeitschrift” 1999 (92), p. 314
R. Andreotti, Ritorni di fiamma. Augusto, Virgilio, Ovidio e altri classici, Milano, BUR, 2009, pp. 243-246
CITAZIONI
C. Ehlers, Deutsche Königspfalzen – Beiträge zu ihrer historische und archäologische Erforschung , VIII, Places of Power- Orte Der Herrschaft- Lieux Du Pouvoir, Göttingen, Vandenhoeck&Ruprecht, pp. 65-67
E. Patlagean, Un medioevo greco. Bisanzio tra IX e XV secolo (prefazione di L. Canfora), Bari, Dedalo, 2009, p. 8
A. Acconcia Longo in “Byzantinische Zeitschrift” 2002 (95, 2), p. 810
Keywords
- Civiltà bizantina
- Storia bizantina
- Filologia bizantina
- Diplomatica bizantina
- Sigillografia bizantina
- Aristocrazia bizantina
- Teoria del dinamismo verticale delle élites
- Italianizzazione dei nomi di famiglia bizantini