S. Ronchey, Malatesta/Paleologhi. Un’alleanza dinastica per rifondare Bisanzio nel quindicesimo secolo, “Byzantinische Zeitschrift” 93 (2000), ii, pp. 521-567.
Il contributo è dedicato alla ricostruzione e all’indagine storica degli intrecci dinastici, politici e religiosi miranti ad un progetto di “rifondazione occidentale” di Bisanzio nel XV secolo. Il progetto di un “salvataggio occidentale di Bisanzio” in Morea – sviluppato tra gli anni Venti e Settanta del Quattrocento, promosso in particolar modo da Bessarione e da Enea Silvio Piccolomini, sfociato infine nella sfortunata spedizione antiturca condotta dopo la morte del pontefice da Sigismondo Pandolfo Malatesta — prese avvio dall’alleanza matrimoniale fra Teodoro II Paleologo e Cleopa Malatesta. La sepoltura di quest’ultima, dedicataria di un tombeau poetico bessarioneo conservato nel codice Marc. gr. 533, si lega fra l’altro all’enigmatica identificazione della cosiddetta “mummia di Mistrà”. L’analisi della vicenda politico-dinastica interessa successivamente la permanenza in Italia di Tommaso Paleologo: legittimo erede e sovrano in pectore della Nuova Bisanzio immaginato nel progetto per la riconquista della Morea promosso da Pio II, fu oggetto, oltreché di cruciali aspettative politiche, di committenze artistiche di peculiare pregnanza simbolica. In effetti non solo la figura di Tommaso, ma l’insieme delle vicissitudini politiche e dinastiche di cui sopra trovano riflesso nella maggiore pittura italiana coeva: gli elementi storici ricordati permettono in particolare un’approfondita analisi iconografica (supportata dalle tavole illustrative in appendice) del più importante prodotto dell’atmosfera filobizantina dell’epoca – e manifesto dell’impresa politico-religiosa occidentale contro i turchi –, la Flagellazione di Piero della Francesca.
L’impresa sarà tuttavia destinata a fallire e sarà così che, dopo il mancato “salvataggio occidentale” di Bisanzio, l’eredità giuridico-istituzionale, politica, ecclesiastica, ideologica e per certi versi lo stile di vita stesso di Bisanzio si trasmetteranno al granducato di Mosca: le nozze tra Zoe Paleologina e Ivan III Vasilevi? segneranno il definitivo tramonto del progetto di unificazione tra prima e seconda Roma e la nascita della Terza Roma.
RECENSIONI
M. Campanelli in RR: Roma nel Rinascimento 2001, pp. 130-133
M. Di Branco in La parola del passato 59 (2004), pp. 309-317
M. Campanelli in Medioevo latino 26 (2005), p. 1294
CITAZIONI
B. Roeck, Mörder, Maler und Mäzene – Piero della Francesca «Geißelung». Eine kunsthistorische Kriminalgeschichte, München, Beck, 20105, pp. 211-212
L. Muti – D. De Sarno Prignano, A tu per tu con la pittura: studi e ricerche di storia dell’arte, Faenza-Monfalcone, Edizioni della laguna, 2002, p. 38
C. Pertusi, L’apocalittica domenicana e la Flagellazione di Piero della Francesca, in “Italia medioevale e umanistica” 2003 (44), pp. 115-160: 117, n. 2; 118, n. 6; 143, n. 85; 147.
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Keywords
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