Sulla violenza alle donne i maschi tacciono e il Cardinale stona
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Cara Fiorenza,
se la vera rivoluzione che i libri di storia attribuiranno al Novecento è l’emancipazione femminile, sempre più voci di donne sono tentate di spiegare in questa luce il cosiddetto scontro di civiltà del secolo successivo: per alcune, il peggior demone che l’islam vede nell’occidente è il ruolo concesso alle donne. Vero o no, si è aperta nel mondo postfemminista una discussione sul “colonialismo di ritorno”. Quando, nelle crescenti violenze sessuali, sono implicati gli extracomunitari - ha denunciato la femminista storica Susanna Camusso - noi facciamo loro “un muro di difesa”. Come ha commentato Elisabetta Rasy, per la sinistra, cattolica e non, “il multiculturalismo è una sorta di virtù cardinale laica che non ammette riflessione ma solo cieca osservanza”.
Riflessioni da fare ce ne sarebbero, invece, eccome. Multiculturalismo non significa solo condannare la repressione violenta della donna nei paesi islamici, ma anche interrogarsi sulla pornizzazione dell’abbigliamento femminile nei paesi occidentali, che induce le nostre figlie a andare a scuola travestite da meretrici e troppe ragazze ad apparire a torto tali agli occhi di immigrati violenti, sì, ma anche ignari dei trend degli stilisti. E questo è solo il minore dei problemi del nostro così vantato “stile di vita”, uno dei tanti su cui ameremmo ascoltare voci maschili. Invece, gli uomini tacciono.
Una sola voce maschile, in questo campo, è risuonata alta e assordante. Quella del cardinale Alfonso Lopez Trujillo, che di fronte al caso dell’undicenne colombiana rimasta incinta dopo essere stata seviziata e stuprata dal patrigno non ha trovato di meglio che scomunicare la vittima bambina e i medici che le hanno praticato l’aborto in piena legalità, definendoli “malfattori”. Non è un fanatico isolato, è il prefetto del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Se sono queste le voci maschili, meglio che gli uomini continuino a tacere. E le donne a chiedere sempre meno alla Madre Chiesa a che santo votarsi.