Il ladro dei marmi rubati
Londra li darà ad Atene?
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Brutto inizio per Neal MacGregor, il nuovo direttore del British Museum. Il 30 luglio, durante l'apertura al pubblico della galleria 13, è scomparsa una testa marmorea greca del VI secolo a.C. Il 10 agosto mattina, appena insediato, al ritorno dalle sue vacanze, proprio su un'isola greca, la prima cosa che il povero MacGregor ha fatto è stato annunciare il furto e ammettere che la galleria non era permanentemente custodita. Un sospetto serpeggia ora sui giornali greci e inglesi. Forse la vicenda ha motivazioni politiche. Forse è un atto dimostrativo per attirare l'attenzione sul problema dei marmi del Partenone. E' infatti imminente la missione a Londra del ministro greco della Cultura Venizelos, che presenterà il nuovo museo creato per ospitare quei marmi, se il governo britannico deciderà di restituirli alla Grecia dopo due secoli: fu nel 1802 che Lord Elgin li portò via grazie alle entrature presso il sultano di Costantinopoli e alle regalie ad autorità turche di Atene. Mentre Elgin e i suoi caricavano i marmi sulla nave, un greco disse loro: «Avete preso i nostri tesori. Trattateli con cura. Perché un giorno ce li dovrete restituire». Forse quel giorno è vicino. Già Byron definì Elgin un saccheggiatore nel Childe Harold: «Cieco è l'occhio che non piangerà a vedere le tue mura sfigurate, i tuoi sacri fregi rimossi da mani inglesi!». Il caso degli Elgin Marbles non è certo l'unico nella querelle sulla restituzione delle opere d'arte. Anche l'Italia, dalla Gioconda all'obelisco di Axum, è quanto mai coinvolta. Il problema che si pone al direttore del British Museum è dunque proposto a tutti noi e la soluzione non è semplice. In un mondo ideale i popoli, anziché restituirsi i simboli culturali, non dovrebbero, invece, scambiarseli? «Confidiamo di recuperare la testa», ha detto ottimisticamente MacGregor. Quel che è certo è che non avrà tregua. E forse il colto e filellenico MacGregor ricorderà, oltre ai versi di Byron, quelli della Preghiera sull'Acropoli di Ernest Renan: «Che bel giorno quello in cui tutte le città che hanno preso frammenti del tuo tempio ripareranno i loro misfatti e formeranno un sacro corteo per riportali a te, dicendo: "Perdonaci, o Atena, o dea della Ragione! Era per salvarli dai demoni della notte", e ricostituiranno le tue mura al suono del flauto».