Pronto soccorso per cuori infranti
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Cara Fiorenza.
nella Vienna dei primi del Novecento le giovinette turbate dell'alta borghesia potevano rivolgersi a un oscuro dottore ebreo al quale rivelavano i loro segreti e i problemi sessuali: si chiamava Sigmund Freud. Oggi la società di massa avrebbe bisogno di milioni di dottor Freud. Ma anche se ci fossero - e non ci sono - l'analisi costa molto ed è molto lenta, mentre la vita è sempre più veloce. Per cui ci dobbiamo accontentare. Per esempio, della nuova proposta che viene ora dal sempre benemerito mondo germanico.
Seguendo un esperimento tentato proprio a Vienna qualche anno fa, il Land federale della Baviera e il Comune di Monaco hanno istituito un centro dedicato "ai turbamenti amorosi di ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni" Romanticamente denominato Pronto soccorso per il Primo Amore, mette assieme anima e corpo: ginecologi e psicologi, pediatri e assistenti sociali.
È sempre aperto, non c'è bisogno di appuntamento, non ci vuole la mutua, non si deve versare un soldo, non c'è neanche bisogno di lasciare il nome.
Nessun legame con le sempre più fallimentari istituzioni scolastiche, nessun canale aperto con l'altra grande istituzione in via di fallimento, la famiglia. I risultati non saranno all'altezza di quelli del dottor Freud, ma l'iniziativa è gradevolmente spregiudicata. Per gli svaporati minorenni di oggi, ubriachi di consumi, sviati dalla pubblicità, irretiti da modelli sessuali sempre più estremi, non sarà un salvataggio dal primo amore, ma dal primo figlio si spera di sf. In modo che abbiano il tempo di capire da soli che in realtà per le turbe dell'amore, che sia il primo o l'ultimo, non esiste né esisterà mai un Pronto soccorso.