Silvia Ronchey

Benvenuti nel mio sito personale
  • Home
  • Articoli
  • Press & Media
  • Libri
  • Recensioni
  • Accademia
  • Ritratti
  • Agenda
  • Bio

Articoli

  • Noi e gli antichi
  • Noi e Bisanzio
  • James Hillman
  • Religione, teologia, mistica
  • Interviste
  • Attualità e rubriche
Recensioni

Altrove

19/06/2006 Guido Ceronetti

Articolo disponibile in PDF

Scarica il pdf (577 Kbs)

La Stampa

Non risulta a Vespasiano da Bisticci che Federico da Montefeltro conoscesse il greco. Ma aveva studiato Omero e Platone, i tragici e i lirici. Si faceva sempre leggere qualcosa in latino, durante i pasti, per esempio le Storie di Livio. Gli piaceva anche l’italiano di Dante, Petrarca, Boccaccio. Soprattutto, adorava la filosofia.
Aveva una mente metodica e ordinata. Ogni cosa alla sua corte era bene organizzata e rigorosamente fuori moda come in un monastero. Per esempio, voleva che i libri fossero «scritti con la penna», su pergamena, e invece di comprare, come tutti, i nuovi incunaboli, manteneva una squadra di copisti. Mangiava poco, evitava i dolci e non beveva vino, ma sidro di ciliegia, di melograno o di mela


  • Home
  • Articoli
  • Press & Media
  • Libri
  • Recensioni
  • Accademia
  • Ritratti
  • Agenda
  • Bio


© 2025 Silvia Ronchey, riproduzione vietata.

Facebbok